MOM and DAUGHTER

martedì 21 febbraio 2017

Il bello dell'arte: Il Carnevale

La rubrica "Il Bello dell'Arte" visto il suo approssimarsi quest'oggi è interamente dedicata al Carnevale. La festa del Carnevale ha origini lontanissime nel tempo, come per esempio le Dionisiache dell'antica Grecia (festività dedicate al Dio Diòniso - Bacco nell'antica Roma - dio dei divertimenti, dei piaceri carnali e dell'ebbrezza), o i Saturnalia romani (dedicate a Saturno, molto simili alle Dionisiache), dal carattere festivo, burlesco e dissoluto. Tipico elemento di queste ricorrenze era il mascherarsi,atto con cui si cercava la fuga dalla realtà, il rimescolamento delle classi sociali e il rovesciamento dei poteri. Nei paesi di fede Cattolica, in primis in Italia, tolto il significato pagano della festa, il Carnevale (dal latino: "carnem levare" ossia "eliminare la carne") è una ricorrenza che in genere cade la settimana precedente al Mercoledì delle Ceneri (anche se varia di regione in regione, e da paese in paese) giorno in cui iniziano i quaranta giorni di penitenza e digiuno della Quaresima. La tradizione carnevalesca della mascherata è rimasta intatta nei secoli. Le maschere perlopiù sono ispirate ai protagonisti dell'antica atellana, a quelli del teatro plautino e della Commedia dell'Arte. Queste rappresentano personaggi stereotipati, ridotti a semplici a parodie grottesche senza alcun spessore psicologico, creati allo scopo di scatenare il riso di coloro che assistevano a farse e commedie. Attraverso una selezione di opere ho deciso di raccontarvi come gli artisti nei secoli si sono sbizzarriti nel rappresentare questa particolare ricorrenza e i suoi protagonisti, chi ponendo un accento satirico, chi un significato profondamente introspettivo e psicologico.
La prima opera che ho scelto di proporre, è un affresco che arriva dalla "Casa del bracciale d'oro" di Pompei, risalente al I secolo d.C.



e raffigura una "persona" (ossia maschera) del teatro latino. Ci spostiamo di diversi secoli con "Combattimento tra Carnevale e Quaresima" di Pieter Paul Bruegel (1559 - Olio su tavola) esposto al Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Questa tavola riesce a narrare e descrivere con dovizia di particolari, tutta una serie di episodi e atteggiamenti tra i più vari, senza distogliere dalla sintesi complessiva.
Essa sostanzialmente è divisibile in due parti: la sinistra (tradizionalmente simbolo del male) capeggiata da un grasso Carnevale a cavallo di una botte, allegoria dei vizi, dell'opulenza e di una vita grama e sterile;

a destra (simbolo del bene) è introdotta dalla Quaresima , con in testa l'arnia e in mano una pala con due aringhe, spinta su un carretto da un monaco e una monaca, allegoria stavolta della povertà, dell'umiltà e di una vita semplice e beata.



Arriviamo alla fine del XVI secolo con questa tela esposta al Musée Carnavalet di Parigi,

raffigurante degli attori, abbigliati con le maschere della Commedia dell'Arte italiana, intenti a recitare una farsa secondo il cosiddetto "canovaccio".
Ci spostiamo a Napoli nel XVIII secolo con la tela del pittore napoletano Giuseppe Bonito
intitolata "Mascherata" (1742 circa - Olio su tela) custodita al Museo Nazionale di Capodimonte. Bonito nelle sue opere predilige tematiche legate alla quotidianità, dove sono messi in evidenza i vari sentimenti dei protagonisti, i quali potevano essere ricchi borghesi, piccoli proletari o personaggi del "popolino" impegnati in innocenti divertimenti o nei piaceri più sguaiati. Si noti a destra uno "sciancato" Pulcinella intento a sbeffeggiare l'osservatore.
Rimaniamo nel '700 con Pietro Longhi e una delle sue numerose versioni delle "Scene del Ridotto"


l'unica casa da gioco di Ca' Giustinian a San Marco permessa dal governo veneziano. In questa versione, vediamo una scena carnevalesca, i cui personaggi, tutti in maschera, si abbandonano a
danze e divertimenti sfrenati.
Facciamo un salto nella prima decade del '900 con uno splendido dipinto impressionista:

"Il Bianco Pierrot" di Pierre-Auguste Renoir (1901/02 - Olio su tela) visibile al Detroit Art Institute, dove il pittore francese ritrae l'immagine del figlioletto Jean nei panni di Pierrot la maschera italiana naturalizzata francese, nata alla fine del 1500. Infine, ultimo, ma non per importanza "Il Carnevale di Arlecchino" del pittore e scultore surrealista spagnolo Joan Mirò

dipinto tra 1924 e 1925 e conservato alla Albright-Knox Art Gallery di Buffalo. Il dipinto è una visione fantastica, astratta, surreale; tutti gli oggetti sono fluttuanti e sembrano frutto dell'immaginazione. L'artista in quest'opera non rappresenta più il reale, ma ciò che sta all'interno della sua psiche, del suo inconscio.
















giovedì 16 febbraio 2017

Arriva la bella stagione...camminiamo, ci stanchiamo ,abbiamo bisogno di energia....
Che ne dite se facessimo una barretta energetica RAW ovvero cruda?

Prima parliamo del perche'  mangiare crudo. I cibi crudi trattengono gli enzimi di cui sono natura
lmente dotati, che li rendono più' facili da digerire rispetto ai cibi cotti.

Poi, qual'e ' la differenza per la salute tra gli snack crudi e gli snack industriali...che vediamo in bella mostra nei supermercati?
La maggior parte dei comuni snack sono composti da ingredienti processati, raffinati e vuoti da un punto di vista nutrizionale...con conservanti, aromi artificiali e....zucchero bianco raffinato  e sodio.
Si,consumare questi prodotti vi dara' una carica, anche se temporanea di energia ma...non essendo preparati con cibi integrali,ricchi di proteine non lavorate,grassi essenziali e carboidrati complessi che vengono digeriti lentamente fornendo al corpo una energia duratura di vitamine e minerali.causeranno dei picchi di glicemia, quindi voglia di altro cibo spazzatura.

Questi snack crudi invece, contengono il giusto fabbisogno nutritivo del corpo,ma soprattutto innescano gli ormoni naturali che regolano l'appetito e non vi lasceranno affamati.

Inoltre se, siamo attenti alla nostra bellezza...noteremo che la natura ci offre una salute completa, maggior resistenza..affronteremo meglio i malanni di stagione, occhi che brillano pelle fresca luminosa idratata ,unghie e capelli forti...

 Non so se sono riuscita a stuzzicare la vostra curiosità' ,
fateci sapere....se volete ....qualche ricettina veloce e sana..da portare con voi..in ogni momento per stare meglio e sempre in forma...il tutto abbinato ad una sana attività' fisica.

Grazie per avermi seguita fino a qui ....alla prossima !!!!!!









martedì 14 febbraio 2017

Mamma.....che amore: Biscotti di San Valentino

San Valentino!
La festa di tutti gli innamorati, e dico tutti perchè l’Amore con la A maiuscola è grande: possiamo provare Amore per i nostri fidanzati, compagni, mariti, per i nostri figli, amici e persino per i nostri animali. Sicuramente sono amori diversi, ma tutti in egual modo forti e importanti. Per questo motivo non penso basti un solo giorno all’anno per festeggiarli; credo invece sia giusto e importante fare piccoli gesti d’amore tutti i giorni nei loro confronti. Non servono chissà quali regali, la meraviglia sta proprio nelle piccole cose quotidiane. Una di queste per me è senza dubbio la cucina, cucinare per le persone che amo è il modo migliore che io conosca per prendermi cura di loro. Un gesto silenzioso, ma fatto con tanta cura e attenzione, che sotto voce sussurra “ti amo”.
Allora quale occasione migliore per preparare dei buonissimi biscotti di frolla friabilissima con un morbido cuore di marmellata?! Piuttosto facili da preparare, sono deliziosi e si sciolgono in bocca. Vi faranno fare un gran figurone. Se poi ci tenete alla linea potete sempre dividerli in due, più romantico di così ��


Ingredienti

Per 20-25 biscotti

150 gr di burro
125 gr di zucchero
300 gr di farina
1 bustina di vanillina
2 tuorli
1 pizzico di sale
Scorza di un limone grattugiata
Marmellata di fragole
Zucchero a velo
Preparazione
Con l’aiuto di una planetaria impastate velocemente la farina, lo zucchero, la vanillina, la scorza di limone e il sale. Quindi aggiungete i tuorli e il burro a pezzetti. Continuate ad impastare bene tutti gli ingredienti, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. A questo punto avvolgetelo con della pellicola e ponetelo in frigorifero per un’oretta. Successivamente cospargete il piano di lavoro con un po’ di farina, prendete l’impasto e dividetelo in quatto parti. Lavorate l’impasto con un mattarello, tirando una sfoglia dallo spessore di 3-5 millimetri e con un taglia biscotti ricavatene dei cerchi. Metà di questi cerchi saranno la base dei vostri biscotti, ora prendere l’altra metà dei biscotti e forateli con un coppa pasta a forma di cuoricino. Appoggiate i vostri biscotti su di una leccarda coperta con della carta forno e cuocete a 180° per circa 10-13 minuti. I biscotti devono risultare leggermente dorati, se dovessero scurirsi troppo abbassate la temperatura del forno. Una volta cotti, lasciateli raffreddare e farciteli con un cucchiaino di marmellata di fragole ed unite le coppie. Infine cospargete di zucchero a velo e gustateli con la vostra dolce metà insieme ad una tazza di latte.





Questa la ricetta della nostra Laura visitate il suo blog 
www.laschiscetta.it per leggere e provare tante ottime ricette adatte anche ai
nostri cuccioli.
A presto 

M&S








giovedì 9 febbraio 2017

Il Bello dell'arte: Frida Kahlo

Buonasera....
La rubrica il Bello dell'arte cresce sempre di più e stasera ci sarà il primo di una lunga(speriamo) serie di post scritti in collaborazione con Arte e cultura.
Sono post ricchi di emozioni e che trasmettono tutto il bello della storia dell'arte...
Grazie per questo magnifico post....
Potete trovate @arteecultura su Instagram e su Tumblr
Buona lettura.

Frida Kahlo è una delle donne più importanti della Storia dell'Arte, rivalutata e designata dalla società moderna come una delle figure simbolo del Femminismo. Quella di Frida è un'esistenza di sofferenze, passioni travolgenti, gioie e delusioni, ed è proprio tutto questo quello che le sue opere trasudano. I suoi capolavori in stile naïf (letteralmente: "ingenuo", "popolare" che imita lo stile dei retablos e dell'arte precolombiana), sono pieni di simboli, di crudezza, talvolta di sadicità avvolta da una tangibile ironia, e tutti quanti raccontano come un unico mosaico, la storia di una donna con la D maiuscola, che ha vissuto e sfidato la vita fino all'ultimo istante. Nasce a Coyoacàn, Messico nel 1907 (anche se lei stessa dirà di essere nata nel 1910, anno della Rivoluzione Messicana, autodefinendosi "hija de la Revolución") da Matilde Calderòn-González y Kahlo, donna benestante profondamente rigida e bigotta, e Wilhelm Kahlo detto "Guillermo", un fotografo e pittore tedesco di origine ebrea molto più aperto e affettuoso. Affetta da spina bifida, confusa per poliomielite, già da bambina registra un carattere forte, ribelle e anticonformista, e da non dimenticare un precoce talento artistico. Frequentando la Escuela Nacional preparatoria, con l'aspirazione di diventare medico, si avvicina al Socialismo e conosce il suo primo amore: Alejandro Gómez Arias. All'età di 18 anni, il 17 settembre 1925, un evento terrificante sconvolge per sempre la sua vita: l'autobus su cui sale si scontra violentemente con un tram per tornare a casa. Il bilancio dell'incidente sulla pittrice è drammatico, ne esce con gravi fratture in molte parti del corpo ed è costretta a rimanere allettata e ingessata per anni. Nel corso della sua vita subirà, pensate, ben 32 operazioni chirurgiche. È nel periodo di immobilità che, oltre a leggere moltissimo, inizia a dipingere autoritratti con l'ausilio di uno specchio montato su un baldacchino. Fatta dell'Arte la sua ragion d'essere, una volta rimosso il gesso, ritorna a camminare (sopportando dolori atroci) determinata a sostenere la sua famiglia economicamente e a diventare una "storpia autosufficiente". Decise di sottoporre i suoi lavori al pittore e muralista messicano Diego Rivera, per avere una sua critica. Rivera rimase folgorato dallo stile di Frida tanto che decise di prenderla sotto la sua ala protettiva e la inserì nell'ambiente politico-culturale messicano. Nel 1928 la Kahlo si iscrive al Partito Comunista Messicano. Innamoratasi di Rivera intraprende con lui una travagliata storia sentimentale, e lo sposa nel 1929 ( matrimonio che, tra alti e bassi, dura fino alla morte di Frida) pur sapendo di andare incontro a continui tradimenti. Di conseguenza al travaglio sentimentale ha anche lei diverse relazioni extraconiugali tra cui non mancarono esperienze saffiche. I coniugi si trasferiscono negli Stati Uniti, e durante un soggiorno a New York, Frida si accorge di essere incinta per poi avere un aborto spontaneo poco dopo a causa dell'inadeguatezza del suo fisico. L'evento, che scosse molto la donna è immortalato nel dipinto "Henry Ford Hospital". Il suo più grande rammarico sarà quello di non potere avere figli, e per questo motivo darà molto affetto ai suoi moltissimi animali domestici e ai suoi nipoti. Nel '39 Rivera divorzia dalla pittrice dopo che quest'ultima scopre che la tradisce con sua sorella Cristina Kahlo. Neanche un anno dopo Diego tornerà strisciando da Frida, e si risposano a San Francisco nel 1940. Pochi anni prima di morire le viene amputata una gamba perché in cancrena. Muore a soli 47 anni nel 1954. Tra le sue opere, tra cui innumerevoli autoritratti, sono da ricordare: "Autoritratto con il vestito di velluto" (1926), "Frida e Diego" (1930), "Autoritratto tra Messico e Stati Uniti" (1937), "Le due Frida" (1939),
"Il sogno" (1940), "Colonna rotta" (1944), "Il nucleo della creazione" (1945), "Albero della speranza mantieniti fermo" (1946), "Il cervo ferito" (1946),"Viva la Vida" (1954).






























     




mercoledì 8 febbraio 2017

Mamma.... che amore: I nostri amici cuccioli

MAMMA.....che amore

E' capitato anche a me di esclamarlo......quando?

M a quando ho visto LUI......eh si....un maschietto che letteralmente mi ha fatto girare la testa.

E' stato AMORE a prima vista....contraccambiato alla grande.

VI sto tendendo sulle spine? VI starete chiedendo chi possa essere?

Acune indicazioni vi faranno capire di chi sto parlando...

colore grigio  ,bianco , nero, musetto schiacciato.....
adorabile con tutti ...ma con me soprattutto.....dai sono sicura abbiate capito.

                                          TOMMY LOVE

Tommy Love ...Tommy Amore...e si perché' quando l'ho visto...non ho capito piu' niente...innamorata follemente di questo batuffolo di pelo che con la sua allegria contagiosa ti cambia la giornata....

Un concentrato di vitalita' a tutto tondo....maschio ...l'unico che e' riuscito ad entrare in casa nostra...sempre femminucce.....cosa volete che vi dica....

Una gioia anche quando ...combina qualche guaio...e si perché' un po' monello lo e'..simpaticamente monello...adesso e' qui accanto a me a pancia per aria...fiducioso

Spiazzante la bonta' di questi esserini...sempre pronti a dare ...incondizionatamente...senza nulla chiedere.....se non AMORE
Intelligenti, comprendono i nostri stati d'animo....ci coccolano ...sedendosi vicino a noi o con una affettuosa leccatina.....sembrano dirci.....DAI NON ESSERE TRISTE CI SONO IO QUI CON TE.

Ed e' proprio così'. 
 GIocherellone fa un po' impazzire la vecchietta di casa...LULU'....13 anni....ma lei è' una grande. Sa farsi rispettare ,come dire :"CARO IL MIO TOMMY C'ERO PRIMA IO DI TE QUINDI.....OCIO.....COMANDO IO....."


Cosa vi devo dire....chi non ha un cane forse è dico forse non potra' capire cosa si prova ad avere per casa un "qualcuno"che letteralmente si è' impossessato del tuo cuore.

Invece ben mi capiranno coloro che ne posseggono uno o più' d'uno.....

TOMMY LOVE.....MAMMA CHE ......AMORE. Grazie di essere entrato nel mio cuore...

                                                          ❤❤️❤
















Inviato da iPad

domenica 5 febbraio 2017

Le ricette della Marina:Finocchi con capperi e scalogno

Oggi con questa giornata uggiosa ci sta una bella ricettina, di quelle che ti scaldano il cuore e ti fanno vibrare il palato.
Si sa, le nonne cucinano sempre bene ma soprattutto con amore, sara forse questo il segreto dei loro piatti deliziosi?

Vi lascio con una ricetta della Marina, semplice ma gustosa e di facile realizzazione.


Finocchi con capperi e scalogno



INGREDIENTI

tre finocchi 
Brodo granulare vegetale
Tre scalogni
un vasetto di capperi sott'olio o sotto sale che laveremo con del vino bianco
Olio evo


PROCEDIMENTO

in una casseruola facciamo stufare  con un filino di acqua gli scalogni  puliti e tagliati con olio e brodo vegetale ....direi mezzo cucchiaino...io ormai faccio ad occhio vedremo gli scalogni non friggere ma ...appunto stufare..lentamente per c.a. 5 min./10 min.

Una volta stufato il tutto ,verseremo i finocchi puliti e tagliati a fette medie ,non buttate la parte verde la tritate e la utilizzerete come fosse prezzemolo. In cottura aggiungeremo i capperi; io uso quelli sott'olio e ne metto due o anche tre cucchiai...non serve aggiungere sale..il cappero dara' quello tocco di sapidita' che esaltera' il finocchio che essendo acquoso ha bisogno di un qualcosa che lo tiri su.

potete anche cucinarli ....con la curcuma senza capperi pero' o con il curry sono sempre ottimi. Essendo verdura di stagione non faticheremo a trovarli...

Tempo di cottura.....direi  una quindicina di minuti con coperchio...io li cucino con la mia cuisin art.....il procedimento e' lo stesso ma la cottura e' modalita' simmer c.a. tre ore...ricordate la slow cooker cucina lentissimamente....

Mi sembra di avervi detto tutto...qualora non fosse ...perdonatemi e non bastonatemi...prendiamo sempre con leggerezza la vita...sorreggiamoci le une con le altre....le idee anche se diverse vanno condivise sempre nel rispetto...

NON SONO UNA CUOCA PROVETTA MA FINO AD OGGI NESSUNO SI È' MAI LAMENTATO.





 BACI ....alla prossima...sempre col CUORE

M&S














Inviato da iPad

giovedì 2 febbraio 2017

Mamma....che amore : Bianca e il ciuccio d'oro

Ebbene sì...
Febbraio è arrivato e si sa che è il mese dell'amore per eccellenza.

Il bello delle mamme ha deciso di inaugurare questa nuova rubrica tutta dolce
che parlerà delle donne e dei gesti di amo che sanno fare sia per gli altri, sia per loro
stessi.

Io, in quanto mamma di una cucciola di tre anni ho pensato di rendervi partecipi del mio gesto
d'amore preferito:
Raccontare storie a mia figlia.
E non storie scritte sui libri ma proprio storie inventate di tutto punto.
La sua preferita è Bianca è il ciuccio d'oro.

Lo so, lo so che il ciuccio non fa bene ai dentini e che lei ha quasi tre anni però quando sarà pronta
saprà fare a meno del suo ciuccetto.... intanto le racconto e vi racconto la sua storia preferita.

"C'era una volta, tanto tempo fa,
Una principessa di nome Bianca che viveva in un castello
bellissimo con i suoi amici:
Il topolino Gianformaggio, l'orsetto Teddy e il suo immancabile
ciuccio d'oro.
Il ciuccio d'oro era il suo preferito e lo portava sempre con se nei
suoi lunghi viaggi.
Eh si, la Bianca e ciuccio d'oro giravano in lungo e in largo
il mondo: andavano per i fiumi, per i mari, per le montagne e
persino sulla luna.
Un giorno però il ciuccio d'oro si perse e la principessina Bianca
era molto triste senza di lui.
Così,i suoi due amici,Gianfy e Teddy decisero di accompagnarla nel
bosco per cercare il ciuccio d'oro.
Lo girarono tutto ma niente, il ciuccio era sparito.
Allora tornarono al castello e i suoi due amici le dissero:" vedrai che sarà
tornato a casa e si sarà già messo nel lettino a dormire."

Arrivati al castello andarono tutti a dormire nelle loro stanzette anche se la
principessa non sapeva se avrebbe dormito senza il suo ciuccio.
Ma, ecco che nel lettino c'era una bellissima sorpresa:
il ciuccio d'oro era lì che l'aspettava.

È così dopo essersi ritrovati....
Vissero tutti felici e contenti.
Buona notte e sogni d'oro.


Ci vediamo al prossimo Mamma.... che amore con tante nuove sorprese.

M&F

Il gnocco è servito: Pierce Brosnan

Buongiorno fare donzelle
Oggi è giovedì e quindi:
Giovedì Gnocchi.

Oggi il protagonista è lui il sempreverde Pierce Brosnan.
Perfetto per questa rubrica per due motivi:
È un gnocco che va sempre di moda, non stanca mai e ti da
quel senso di sicurezza e tranquilla che non guasta mai.
È un ex James Bond alias 007 e si sa che alle donne piace sempre il

bello che però è anche un po' tormentato.
Insomma il bello ma un po' stronzetto (passatemi il termine)

G
Diciamo che è un bello che non stufa, un vero uomo con peli annessi.
Perché, diciamolo, noi donne siamo un po' stufe di uomini depilati e con sopracciglia ad ali di gabbiano che nemmeno la Kardashian si farebbe.

Ecco lui mi ricorda un gustosissimo e profumatissimo piatto di gnocchi al pomodoro.
I gnocchi che ti cucinano la nonna o la mamma belli ricchi,pieni di salsa al pomodoro e con una bella
spolverata di grana padana Bello saporito.

Io quando lo preparo, li preparo con la base classica dei gnocchi (quella della ricetta precedente )
e poi preparo la salsa di pomodoro.

Ingredienti:

-1 cipolla grande

-olio evo qb
-1 bottiglia di passata di pomodoro

-sale
-pepe
-peperoncino ( un pizzico per chi ama il piccante)
-un pizzico di brodo granulare

Io faccio un bel soffritto con tanta cipolla e poi faccio cuocere la salsa per una ventina di minuti.
Mi piacciono le salse belle corpose e saporite.
Direte che è un piatto troppo semplice?
Bhe, la semplicità paga sempre e non stufa mai come il nostro Pierce.

Lui piace sia alle giovani che alle meno giovani proprio per la sua semplicità e la sua bellezza
diciamo..... acqua e sapone.





Poi se venisse con un mazzo di fiori e una bella bottiglia di Amarone..... sarebbe un perfetto regalo
di San Valentino.

Ragazze cosa ne pensate di questo gnocco del giovedì?
Fateci sapere e ci vediamo al prossimo gnocco.

M&S